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PISTOIA
GALLERIA
VITTORIO EMANUELE E VIA DEGLI ORAFI
Built
by Officine Michelucci using different elements and inaugurated in 1912
as Galleria Vittorio Emanuele.
Via degli Orafi
Si
tratta di una delle strade più antiche della città. Quando in epoca
romana la strada consolare Cassia attraversò Pistoia, l'attuale via
degli Orafi divenne il decumano, cioé l'asse viario orientato
secondo la direttrice est - ovest.
La strada, un volta superata la porta che si trovava al suo termine e
che senza dubbio doveva essere la più importante della città, proseguiva
verso Lucca. Secondo la tradizione che vuole il nome delle porte in
riferimento alla meta che da queste si poteva raggiungere, questa era
detta porta Lucensis.
A testimonianza della sua continua frequentazione la via degli Orafi si
chiamò in origine via Taberna, presumibilmente per il gran numero di
taverne che vi si trovavano allineate e dove i viandanti potevano
trovare ristoro. Oggi il toponimo resta ad un piccolo vicolo che con la
via s'incrocia.
Là dove un tempo era il cuore della città romana nel Seicento fu
edificato il palazzo Bracciolini delle Api, residenza dell'omonima
famiglia fino alla prima metà del nostro secolo. Il palazzetto fu
costruito su più antiche case in parte già di proprietà della famiglia;
soltanto la piccola bottega appartenente all'Opera della Sapienza fu
acquistata durante la seconda metà del Cinquecento e ciò permise
all'edificio di affacciarsi sulla piazza del Duomo, quindi di attestarsi
in una posizione privilegiata e fortemente simbolica. Ha un aspetto
assai originale rispetto ai palazzi coevi delle altre famiglie nobili
pistoiesi in quanto ispirato ai canoni estetici della politica culturale
del Granducato. Ai Medici, di cui i Bracciolini erano fermi sostenitori,
furono dedicati i busti che si trovano sulla facciata. A partire da
quello sopra il portone d'ingresso: Ferdinando I, Granduca in carica,
Cosimo I, padre di Ferdinando, il Granduca Francesco, altro figlio di
Cosimo, e infine, presumibilmente, il Duca Alessandro dei Medici. Anche
gli affreschi dell'ingresso continuano il ciclo celebrativo con
raffigurazioni allegoriche che si riferiscono alla città di Pistoia, ai
Medici e ai Bracciolini.
PISTOIA
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