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PISTOIA
PIAZZA DEL
DUOMO
Rappresenta
da sempre il cuore della città, infatti fu qui che i romani si
insediarono quando, per combattere le popolazioni liguri, prolungarono
la via Cassia oltre il territorio fiorentino. Della Pistoia di età
romana, limitata alla zona che successivamente venne delimitata dalla
prima cerchia di mura, rimane oggi traccia nei numerosi reperti che sono
stati portati alla luce durante alcuni scavi archeologici.
Nella configurazione della città romana l'attuale piazza designava
l'incrocio tra le vie principali: il cardo maximus e il
decumanus maximus che, secondo l'uso, disegnavano un tessuto urbano
regolare. La via Cassia, proveniente dal lato in cui in epoca comunale
venne edificato il palazzo degli Anziani, proseguiva per l'attuale via
degli Orafi e corrispondeva al decumano, mentre l'attuale via
Bracciolini segnava il cardo massimo. In prossimità di questo
incrocio si trovavano il Foro e una dimora gentilizia di cui
restano alcune tracce in un elegante pavimento a mosaico.
Presumibilmente la piazza vide anche una più antica presenza etrusca
come testimoniano i due cippi ritrovati nelle vicinanze e oggi visibili
nel percorso archeologico dell'antico palazzo dei Vescovi. Dopo le
incursioni barbariche e l'avvento al potere del governatore longobardo
la piazza perse il ruolo di punto nevralgico della vita pubblica che
temporaneamente si spostò nella zona della piazza della Sala dove era
stato costruito il palazzo del gastaldo.
La piazza del Duomo riacquistò importanza in epoca medioevale quando
divenuta luogo di mercato, destinazione che conserva ancora oggi, tornò
ad essere il centro politico e religioso di Pistoia. Acquisì allora
l'aspetto che ne è oggi la caratteristica dominante: un grande spazio
circoscritto da quelle architetture romaniche e
gotiche che ne fanno una delle piazze più belle d'Italia.
Nel XI secolo furono costruiti la Cattedrale di S. Zeno e il Battistero
di S. Giovanni in Corte; venne poi edificato l'antico palazzo dei
Vescovi e il primo nucleo del palazzo Pretorio. Intorno alla fine del
XIII secolo un intero quartiere fu demolito per consentire
l'edificazione del palazzo del Comune.
Nel Seicento si provvide alla costruzione della nuova tribuna del Duomo,
mentre un secolo più tardi fu distrutta la trecentesca Loggia degli
Anziani, prossima al Campanile come testimoniano alcune stampe
dell'epoca, e venne edificato dal barone Bracciolini il palazzo che oggi
ospita un istituto di credito.
Nell'Ottocento si ampliò il palazzo Pretorio, mentre della prima metà
del nostro secolo è l'edificio che oggi ospita il palazzo del Governo.
Questo ha preso il posto di uno di più vecchia costruzione che i
pistoiesi avevano chiamato il palazzaccio per il suo aspetto
incompiuto. La piazza del Duomo di Pistoia riunisce ancora oggi in
maniera inedita gli edifici più importanti del potere religioso,
politico e giudiziario.
PISTOIA
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